Il Pecorino d’Abruzzo è il bianco del futuro.
Parola di Leila Salimbeni, giornalista, che ha condotto un’interessante Masterclass durante la recente Milano Wine Week.
Vino del futuro perché in Abruzzo la storia del pecorino è relativamente recente. Quasi scomparso nel dopoguerra – ad esso si privilegiavano varietà maggiormente produttive – i primi reimpianti, frutto della ricerca di un’alternativa al Trebbiano, sono storia recente e le prime vinificazioni risalgono al 1996.

Bianco del futuro anche perché oggi tante aziende stanno scommettendo su questo vitigno: nuovi impianti e nuove interpretazioni, differenti gli stili.
Anche dal punto di vista normativo, è uno dei vitigni su cui è stata costruita la denominazione Abruzzo DOC.
È un futuro tutto da costruire considerando la mancanza di una storia a cui riferirsi.