Il titolo allude non ad un opera lirica, ma alla manifestazione di “Bolle in Vigna” giunta alla quinta edizione, cominciata quasi per gioco e tenutasi quest’anno il 24 Luglio 2024; protagoniste le bollicine che compongono la linea Sosta Tre Santi, interpretate dalle Tenute Nicosia, che non potevano non essere provenienti da vigneto autoctono, e che hanno ricercato nelle varie edizioni svolte fin qui, confronti con altri produttori di bollicine fuori territorio (Champagne, Metodo Classico, Cava, etc.).

L’occasione è ghiotta per avere anche uno spaccato di uno dei più antichi produttori di vino in Sicilia(dal 1898), giunti con Graziano che fa da padrone di casa alla quinta generazione, alle pendici de “A Muntagna”, soprannome che i siciliani danno a quel vulcano che è l’Etna e che, come un parente, con i suoi umori e sussulti, accompagna l’andamento della vita quotidiana degli abitanti.
Ritornando a noi, Tenute Nicosia si attesta complessivamente come produzione annua a circa un milione e mezzo di bottiglie, con una diversificazione che prevede, la gran parte della produzione destinata al mercato GDO, ed una produzione di eccellenza riconducibile alla produzione di filiera propria, che segue gli elevati standard, riscontrabili tra i migliori produttori dell’Etna. Altro punto di interesse strategico per le Tenute Nicosia, nella propria produzione vitivinicola è situato presso Vittoria, dove è stato condotto un investimento sul Cerasuolo, che dà vita principalmente a due etichette: Hybla e Sabbie di Sutta. A condurre l’intera filiera produttiva da un decennio ritroviamo l’enologa interna, Maria Carella, che ci ha condotti con aneddoti anche alla visita della cantina.

Alla produzione enoica, che è basata principalmente sulla cantina del comune di Trecastagni, con le ultime due generazioni si è affiancata anche la ricettività, che nello stabile adiacente propone una interessante Osteria, condotta dallo chef Salvo Baudo ed una nuova sala di degustazione recentemente inaugurata.
Giusto in questa sala degustazione abbiamo preso contatto con la produzione di punta e con il suo adattamento all’invecchiamento, avendo un assaggio alla cieca di varie annate, di Carricante, Etna Rosso del Monte Gorna, sia in versione classica, che la selezione Vecchie Viti proveniente dai filari più antichi.

Gli anni hanno spaziato dal 2021 indietro al 2012. Il tutto si è svolto tentando di interpretare dal singolo vino nel bicchiere, il tipo di annata di produzione che si era avuta, commentandolo sia con il produttore che con l’enologa.

Ma il protagonista di quello che è lo scenario della produzione di punta, ed è anche quello dell’evento “Bolle in Vigna”, è l’appezzamento in località Monte Gorna, magnifico scenario di cono vulcanico, sulle cui pendici tra i 400 ed i 700 metri sul livello del mare vengono allevate le viti utilizzate per questi vini, e da cui partì l’eruzione nel 1693, la cui colata lavica arriverà fino al mare di Catania, causando grossi danni lungo il suo percorso, ridisegnandone la fisionomia della città stessa.
Lo step evolutivo delle Tenute Nicosia, avviene a partire dalla quarta generazione(Carmelo), che ha investito nel rinnovamento della Cantina, per ottenere alti standard produttivi sui vini fermi ed in seguito con i primissimi esperimenti di vinificazione con metodo classico, applicato alle uve autoctone che facevano parte della proprietà. Così si è cominciato dapprima a spumantizzare il Nerello Mascalese, sfruttandone le sue caratteristiche acide, creando così un blanc de noir che arriva ad avere imbottigliamenti con permanenze sui lieviti di 36, 60 mesi e in modalità Rosato. Il sessantamesi abbiamo avuto la possibilità di assaggiarlo insieme a Graziano Nicosia, anche nella cornice lunare dei Crateri Silvestri, posti a quota 1900 s.l.m., i quali sovrastano anche il Monte Gorna. Effetto WOW garantito.

A seguire dalle prime spumantizzazioni con il Nerello, gli è stato affiancato un blanc de blanc, che prevede l’utilizzo del Carricante, che attualmente da luogo ad una bottiglia, con una permanenza sui lieviti di 24 mesi. Tutte queste referenze descritte, contribuiscono a comporre la linea Sosta Tre Santi.
L’evento aperto al pubblico
Dopo un giro in vigna di Monte Gorna, per rendersi conto della coltivazione dei vitigni nella parte sud-est dell’Etna, l’evento è iniziato con una degustazione condotta da Daniela Scrobogna e Luciano Mallozzi, che hanno provato alla cieca ad accostare le tre referenze della linea Sosta Tre Santi(Carricante, 24 Mesi e 60 Mesi) ad altre bollicine provenienti da diverse parti di Italia(Abruzzo, Piemonte, Basilicata) e dall’estero(Loira e Spagna), a base di vitigni perlopiù considerati autoctoni della zone. L’esercizio è stato realizzato per giustificare, se ancora ce ne fosse bisogno, che è possibile spumantizzare ad alto livello, da uve autoctone. Personalmente sono stato impressionato dal bilanciamento tra la freschezza, la struttura e la complessità del Sessantamesi. Mi auguro di assaggiare prossimamente qualche sboccatura dopo permanenza più lunga sui lieviti del Carricante, adesso gustabile solo nella versione 24 mesi. Ora e qui fa il suo, ha un buon potenziale, ma per i miei gusti è ancora un pò troppo solamente “verticale”.

L’evento aperto al pubblico è iniziato al tramonto, dando spazio al divertimento con il Sosta Tre Santi Party, ovvero una piacevole serata all’insegna dell’eccellenze enogastronomiche, proposte dallo chef Baudo dell’Osteria di Tenuta Nicosia, affiancato da operatori dello street food tipico della zona, ed accompagnata dalle note del Trio Jazz di Andrea Beneventano e del Dj Set.
Spunto per il prossimo anno: Spumanti vinificati in altezza, visto che il Nerello del Monte Gorna
Ad Majora
Di seguito il dettaglio de spumanti nella degustazione alla cieca in Vigna del Monte Gorna: La bulle surprise Domaine de La Chaise (chenin blanc), Metodo Classico Brut Fausto Zazzara (pecorino, cococciola, passerina), Metodo Classico Brut Carricante Millesimato 2018 Sosta Tre Santi-Tenute Nicosia (carricante), Brut Nature Tradicional Bio Corpinnat 2018 Torelló (xarel·lo, macabeo e parellada), Metodo Classico Dosage Zéro La Stipula Bianca Cantine del Notaio (aglianico), Metodo Classico Extra Brut Millesimato 2018 Parusso (nebbiolo), Metodo Classico Etna Brut Sessantamesi Millesimato 2016 Sosta Tre Santi-Tenute Nicosia (nerello mascalese), Metodo Classico Brut Rosè D’Antan La Scolca (cortese, pinot noir), Metodo Classico Etna Brut Rosato Millesimato 2019 Sosta Tre Santi-Tenute Nicosia (nerello mascalese).